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Il museo in una stanza. Una wunderkammer virtuale

Come ha fatto opportunamente notare la direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, in un editoriale dell’«Osservatore Romano» pubblicato agli inizi di aprile, in questo tempo di “fermo” di tante attività, di mostre, di convegni, di restauri ed eventi diversi, è bene pensare al tempo non come Κρόνος, ma nella sua accezione più peculiare di καιρός. Pertanto, anche le modalità di incontro con l’opera d’arte vanno ripensate e rielaborate con un altro passo e in altri modi: in definitiva, con un altro tempo.

Il lockdown ci ha indotto a riscoprire una fruizione del bene storico-artistico diversa da quella frenetica imposta dal turismo di massa: la reclusione domestica ci ha consentito, grazie all’ausilio della tecnologia, di rivolgere uno sguardo più attento alle opere d’arte, valorizzando il tempo a nostra disposizione, improvvisamente dilatatosi durante la pandemia.

Proprio ispirati da questo inedito approccio, abbiamo chiesto ad alcune studentesse degli ultimi anni del nostro liceo di allestire, mediante la realizzazione di un elaborato video, la propria wunderkammer virtuale.

Le alunne del nostro istituto hanno vestito così i panni di curatrici museali durante il periodo caratterizzato dalla didattica a distanza: i loro lavori sono nati dal desiderio di continuare ad ammirare il patrimonio storico-artistico conservato nelle diverse collezioni pubbliche e private, nonostante la chiusura dei musei imposta dall’emergenza sanitaria.

Il risultato è quello che vedrete raccolto in questa rubrica intitolata Il museo in una stanza, articolata in una serie di filmati che ci accompagnerà per tutto il periodo estivo, fino alla ripresa delle attività scolastiche.

In ogni elaborato, si può cogliere la trasversalità delle riflessioni condotte dalle studentesse dell’Istituto Santa Giuliana Falconieri: le loro analisi storico-artistiche ci consentono non soltanto di soffermarci sulle caratteristiche stilistiche e tecniche proprie di ciascuna opera d’arte affrontata; ma, soprattutto, di conoscere la weltanschauung di una generazione alle soglie dell’università. Una visione del mondo contraddistinta da grande sensibilità, spirito critico e sorprendenti interessi interdisciplinari. 


Aliai Altea La Magra, V linguistico

Nonostante sia sovente ignorata o sottovalutata, la malinconia ha svolto nel corso della storia un ruolo molto importante; talvolta, garantendoci, attraverso il suo operato, l’esistenza di capolavori che tanto amiamo. Sono infatti dell’opinione che il dolore sia un elemento fondamentale nella vita dell’uomo, e che non sfruttarlo sia il più grande sbaglio che ognuno di noi possa compiere. Nel filmato, pertanto, verrà illustrato il potenziale creativo della malinconia.


Stella Wolk, V linguistico

Un giorno, prima dell’inizio della Dad (didattica a distanza), il professore di Storia dell’Arte ci chiese quali fossero i nostri “10 motivi per cui vale la pena vivere”. Oggi, anche grazie a lui, posso dire che l’arte è uno di questi. Poiché qualsiasi canzone ascoltiamo, qualsiasi film vediamo e qualsiasi libro leggiamo, scopriamo un mondo, che appartiene interamente all’arte. Perché, in fondo, la vita è arte. Sta a noi renderla un capolavoro.


Greta Angelini, V linguistico

Durante la quarantena abbiamo continuato il nostro percorso di storia dell’arte grazie alla Dad (didattica a distanza) che ci ha permesso di realizzare progetti come questo. L’intento del progetto era quello di realizzare una mostra virtuale articolata in massimo cinque opere, legate tra di loro da un tema comune. Ho scelto il tema della Luce in quanto mi ha sempre affascinato il potere di questo elemento durante tutto il corso della storia dell’arte. Ho dovuto fare una selezione di opere ma ci sarebbero state infinite opere da menzionare e commentare. Ringrazio il nostro professore per averci assegnato questo compito e per aver dato spazio alla nostra creatività.


Alessandra Marchetti, IV linguistico

Il video è stato realizzato per celebrare la bellezza delle opere d’arte che caratterizzano Roma, la città eterna riscoperta in tutta la sua imperitura magnificenza dopo il lockdown che ci ha precluso la possibilità di ammirare il suo patrimonio storico-artistico.


Greta Colaneri, IV linguistico

La realizzazione di questo video è nata principalmente con il fine di evidenziare la più grande abilità dell’arte: rappresentare l’astratto in concreto, dare forma e colori a pulsioni irrazionali, vizi e virtù dell’uomo, portando ordine nel disordine.

Marta Standoli, V linguistico

Dopo aver preso in considerazione varie tematiche da affrontare per questo elaborato video, affidatoci dal nostro professore, ho ritenuto opportuno parlare di un argomento rilevante nella società odierna: l’incomunicabilità. Penso sia un problema che accomuna tutti, dai più grandi ai più piccoli, ma nel video tratterò principalmente degli adolescenti dipendenti dalla tecnologia, ignari del fatto che, trascorrendo le loro giornate davanti ad uno schermo, non vivono gli anni più belli e spensierati della loro vita, assaporandone appieno la loro ricchezza di senso e significato.

Giulietta Russo, V linguistico

Nel video qui pubblicato, ho presentato l’Urlo di Munch tentando di fare un paragone tra il sentimento di solitudine esistenziale provato dal protagonista del quadro e il sentimento di solitudine collettivo e globale provato negli scorsi mesi dai milioni di persone poste in isolamento a causa della pandemia.


Beatrice Morucci, V linguistico

Il filmato che ho deciso di rappresentare parla del tema del soccorso. Ho scelto questo tema perché in questa quarantena ho capito quanto sia importante il valore della solidarietà nella vita degli uomini. Il soccorso non solo è importate per questa sfida degli ultimi mesi caratterizzata dalla pandemia, ma, come possiamo vedere nel filmato, costituisce un valore universale presente nella società già nel XIX secolo. Da ultimo, nel mio filmato ho voluto esaltare ed elogiare gli “eroi” dei nostri tempi.

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